Melone o cetriolo? Frutta o ortaggio? Domande lecite e scontate quando ci si trova davanti ad un “barattiere“. Ma cos’è? come è fatto? e soprattutto, come si mangia il cetriolo pugliese?
Proviamo a dare qualche risposta andando a scoprire questo tipico ortaggio della Puglia, un particolare prodotto della terra che viene coltivato in alcune zone di questa regione e che da qualche anno viene venduto al di fuori della Puglia, in italia ma anche all’estero.
Il barattiere, una via di mezzo tra un ortaggio e un frutto, può essere anche chiamato anche cetriolo pugliese, un prodotto della terra pugliese che generalmente viene coltivato in numerose zone interne di Bari, Fasano, Monopoli, Brindisi, Carovigno, Ostuni, in una zona di terra contadina vicina al mare, dove la terra, il vento e le caratteristiche ambientali influiscono anche sul sapore e sulle caratteristiche dell’agricoltura e dei suoi prodotti.
Il nome di questo ortaggio che rientra nella famiglia della Cucurbitacee e in dettaglio nella specie Cucumis melo, richiama il concetto di “baratto“, il tradizionale scambio di prodotti che veniva effettuato in antichità, soprattutto all’interno di queste zone contadine.
Probabilmente questi cetrioli pugliesi venivano scambiati con altri prodotti della terra o del mare, secondo la tradizione e gli usi e i costumi delle popolazioni agricole mediterranee. In alcune zone viene anche chiamato carosello, cocomerazzo, o meglio “cucumarazz” come denominato dagli stessi pugliesi, o anche cianciuffo o pagnottella.
Forma sferica, sub sferica, ovale o affusolata, molto simile ad un meloncino con buccia di colore verde o grigio-verde quando è più acerbo o giallo in fase di maturazione, il barattiere possiede numerose proprietà che lo hanno portato a essere uno dei prodotti agroalimentari della tradizione pugliese. Questo ortaggio, spesso confuso con un cocomero o un melone esotico, negli ultimi anni è stato esportato in tutta Italia e all’esterno della Puglia e addirittura anche all’estero con il nome di “Cumelo”, nome che deriva proprio dalla fusione di cocomero e cetriolo.
Il frutto della pianta del barattiere, dalla superficie liscia e glabra, presenta circa 10-12 fasce o linee meridiane ed ha un peso medio che può variare tra 200 grammi ed un chilogrammo.
La regione Puglia, orgogliosa di questo particolare prodotto della terra e della tradizione contadina pugliese, ha deciso di inserire il barattiere all’interno dell’elenco dei prodotti tradizionali italiani, dove questo cetriolo pugliese, compare con differenti denominazioni, tra le quali anche carosello di Manduria, pagnottella o cocomerazzo.
Dalla terra alla tavola, Il barattiere è un prodotto particolare che può essere consumato in vari modi ed esaltato grazie a diverse preparazioni. Vediamo come si mangia il cetriolo pugliese, come può essere preparato e apprezzato e quali sono le particolari proprietà e caratteristiche nutrizionali di uno dei prodotti tipici della tradizione contadina pugliese e italiana.
Ma come si mangia il cetriolo pugliese o meglio detto il “barattiere”?
Il barattiere, come descritto in precedenza, è un ortaggio di colore verde che poi diventa giallo quando matura. In Puglia viene consumato in entrambe le fasi: croccante, fresco e con la polpa verde, quando è ancora immaturo, viene consumato allo stesso modo del cetriolo, mangiato da solo, crudo e puro o all’interno di insalate fresche, antipasti freschi, di frullati vegetali o per la preparazione di un buon pinzimonio.
Quando viene mangiato ancora piccolo, fresco e immaturo, il cetriolo pugliese presenta una particolare croccantezza e freschezza e può essere gustato anche con la parte centrale e con i suoi semi che vengono denominati con il particolare nome di “caviale verde” che è molto apprezzato.
Quando è più maturo, e quindi quando assume la colorazione giallognola, diventa più morbido e tagliato in tocchetti o frullato, si presta bene per centrifugati freschi e drenanti, per sorbetti, macedonie o insalate.
Una volta eliminata la buccia, il barattiere si taglia in due, si eliminano i semi e la parte centrale, allo stesso modo del melone cantalupo, e si utilizza per la preparazione di ricette varie e insalate.
Perfetto con lattuga, insalata verde o rucola, pomodorini, cipolle fresche di tropea, olive, il tutto condito con sale olio e aceto o limone. Si preparano così insalate fresche ed estive, del resto molto simili alla famosa insalata greca, dove, insieme alla feta, all’insalata, i pomodori, peperoni e le olive, il protagonista è proprio il cetriolo, che appartiene alla famiglia del barattiere.
Insalatone buone e gustose preparate in piena estate, ma non solo, da consumare a casa o anche a lavoro, per un pranzo veloce, leggero e fresco, perfetto anche per gli amanti della cucina vegetariana o vegana, con aggiunta di altri ingredienti semplici e genuini, proprio come il cetriolo pugliese.
Consumato anche da solo, come fresco snack pomeridiano per rinfrescare una calda giornata d’estate, viene anche utilizzato per la preparazione di primi piatti e ricette varie, per piatti tipici pugliesi come per esempio nella pasta con sugo e cacio ricotta o per arricchire le classiche orecchiette con cime di rape pugliesi.
Barattiere: proprietà e valori nutrizionali
Un ortaggio rinfrescante, perfetto soprattutto per l’estate, visto che inizia la sua maturazione nel mese di giugno. Povero di zuccheri e di grassi, possiede proprietà rinfrescanti, idratanti e per la sua buona digeribilità, anche diuretiche e idratanti. Buona fonte di potassio, di sali minerali e di zolfo, ferro, zinco, rame e magnesio, con una polpa croccante che ha un’ottima azione drenante e tonificante. Più digeribile rispetto al cetriolo o allo stesso melone, per l’assenza della cucurbiticina.
Il barattiere, questo tipico cetriolo pugliese, è un ortaggio decisamente ipocalorico che presenta un sapore lievemente dolce e delicato con una media calorica di 16 Kcal per 100 grammi di un prodotto che è ricco di sali minerali che sono utili all’organismo grazie alla presenza di oligoelementi importanti, sostanze antiossidanti e carotenoidi. Un prodotto perfetto per chi ha problemi di glicemia o per chi vuole rimanere leggero gustando uno dei prodotti della terra e dell’agricoltura contadina tradizionale della Puglia.