Chi ha inventato il tramezzino?

Si dice che John Montagu, quarto conte di Sandwich, noto per la sua vorace abitudine al gioco d’azzardo, abbia involontariamente inventato il primo panino della storia.

Per evitare di perdere tempo durante le sue maratone di partite a carte, chiese un arrosto freddo da servire tra due fette di pane. È così che nacquero i sandwich, secondo un’altra storia.

Altri giocatori d’azzardo copiarono immediatamente il suo gesto e l’usanza di mangiare panini al di fuori delle partite di carte guadagnò rapidamente popolarità in tutta Europa, soprattutto tra le classi più elevate.

Altre storie invece ci dicono che il sandwich sia nato da un noto diplomatico di nome Sandwich, che lavorava instancabilmente e mangiava pasti freddi perché non si allontanava mai dalla sua scrivania e non toglieva la crosta, fosse un lavoratore instancabile.

Ovviamente non c’entra nulla con il classico toast che siamo abituati a mangiare durante le nostre pause pranzo, il tramezzino infatti non deve essere scaldato perché gli ingredienti si prestano poco alle temperature, mentre nel toast soavemente inseriamo ingredienti che non subiscono variazioni dovute al caldo.

Come è nato il tramezzino?

Capito che il tramezzino è una rivisitazione del più noto a livello mondiale Sandwich, il tramezzino italiano nasce a Torino, la creazione dei tramezzino è attribuita ad Angela Demichelis e Onorino Nebiolo, torinesi di ritorno dall’America.

Il Caffè Mulassano in Piazza Castello a Torino era disponibile per l’acquisto nel 1925, quando i Nebiolo lo acquistarono.

Essi introdussero all’interno del caffè la versione italiana del tea sandwich inglese, che veniva consumato in un paio di morsi all’ora del tè. La prima ricetta ufficiale del tramezzino fu pubblicata su La Cucina Italiana nel luglio 1936. Si diffuse nei bar più eleganti di Venezia, dove venne chiamato “el tramesin”, diventando una star degli aperitivi mattutini e pomeridiani.

Chi ha inventato il nome tramezzino?

Il nome “italiano” tramezzino viene coniato da Gabriele D’annunzio che ne fonda l’etimologia della parola che siamo abituati a sentire quotidianamente.

Secondo D’Annunzio, il tramezzino è un adattamento creativo della parola inglese sandwich. Si riferisce a un pasto leggero consumato tra la colazione e il pranzo (tramezzo), che è stato trasformato in uno spuntino. Uno spuntino come il tramezzino viene consumato in questo momento, mentre per molti rimane un sostituto leggero di un pasto veloce.

La ricetta originale del tramezzino

Generalmente la ricetta antica ci indica che il tramezzino o Sandwich andava mangiato freddo, con al suo interno generalmente gli avanzi della sera prima, una ricetta veloce per trasportare un pasto completo.

La versione italiana del tramezzino

Il tramezzino è un panino triangolare, morbido e senza crosta, preparato con un soffice pane al latte e farcito con una generosa quantità di maionese. L’umidità del pane, dovuta alla presenza della maionese e al clima umido di Venezia, lo rende particolarmente morbido. Nel 1936, La Cucina Italiana fu il primo giornale a pubblicare la ricetta del tramezzino. I tramezzini divennero così popolari a Venezia che cominciarono a comparire nei bar più alla moda della città al mattino e al pomeriggio sotto forma di tramesin, parola dialettale che li indica.

Le opzioni sono innumerevoli; negli ultimi anni sono diventate popolari le combinazioni più originali, come i panini con salmone e avocado, e il panino stesso si è diversificato, includendo una versione arrotolata. La maionese è quasi sempre presente perché molte volte il pane che viene utilizzato non è umido quanto dovuto e si rischia che il tramezzino venga molto asciutto.

Il tramezzino di Venezia, “el tramesin”

Il tramezzino fiorisce e si espande a Venezia, diventando un’autentica istituzione. Tra i pub più chic del centro di Venezia, “el tramesin“, un panino, è diventato la star degli aperitivi, accompagnato da Spritz o da un’ombra, un bicchiere di vino. Il tramezzino veneziano si è lentamente affermato in tutto il nord-est d’Italia, diventando un elemento popolare in qualsiasi locale.

Il tramezzino, un panino veneziano, ha caratteristiche ben distinte, che lo rendono molto diverso sia dal panino inglese sia dall’intramezzo amato da Gabriele D’Annunzio. È composto da un pane al latte morbido e senza crosta, tagliato a triangoli e farcito generosamente, che lo rende un tramezzino. Il generoso ripieno viene posto al centro del pane e i bordi vengono leggermente appiattiti, facendoli curvare in modo tipico.

Un ulteriore elemento che distingue questo pane è il suo livello di umidità, dovuto al clima umido della città in cui è più diffuso. Grazie al livello di umidità, il pane si scioglie in bocca, da cui la popolarità del pane nelle città umide. Oltre alla maionese, i ripieni più popolari e tradizionali sono prosciutto e funghi, prosciutto e carciofi, prosciutto e formaggio, mozzarella e pomodoro, tonno e uova sode, rucola e gamberi o granchi, pollo e lattuga. Tutti questi ripieni sono accompagnati da una generosa quantità di maionese. I ripieni si sono ampliati fino a comprendere piatti della tradizione veneta, come il baccalà o le sardine, ma anche salmone e avocado, più contemporanei e fusion.

I popolari tramezzini veneziani vengono ancora serviti in banchi frigo, disposti su vassoi e coperti da panni leggermente umidi per preservarne la freschezza. Essendo ancora oggi uno dei cibi di strada più popolari e apprezzati, il tramezzino veneziano rimane il re indiscusso degli aperitivi nel Nordest. È ottimo anche per un pasto o uno spuntino veloce, soprattutto per i veneziani. Per la colazione e la cena sono disponibili anche in versione arrotolata. Il ripieno è ancora una volta abbondante, abbondante e dominante.

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